BREVE CORSO SULLA PREVISIONE DELLA NEBBIA E DEGLI STRATI
Sommario:
Idealmente, affinché possa formarsi nebbia da irraggiamento, la massa
d'aria dovrebbe essere stabile, umida negli strati più bassi, secca al di
sopra, e sotto una copertura nuvolosa durante il giorno, con cielo sereno di
notte. I venti dovrebbero essere leggeri, le notti lunghe, e la sottostante
superficie umida.
Un'area di alta pressione, stazionaria, subsidente, fornisce le migliori
premesse per venti leggeri, cieli sereni, stabilità, ed aria secca alle quote
superiori. Se l'aria fosse passata su una superficie acquea, o se avesse
giaciuto su un suolo in precedenza umidificato da un fronte di precipitazioni
attivo, la superficie umida causerebbe un incremento del punto di rugiada negli
strati più bassi dell'aria. Inoltre, lunghe notti contrapposte a corti giorni,
in autunno ed in inverno, costituiscono condizioni favorevoli alla formazione
della nebbia da irraggiamento.
Freddo e umido sono elementi descrittivi adatti per masse d'aria che si
formano in tarda estate o nel primo autunno nei quadranti occidentali delle
Bermuda High. Fredde e umide sono anche le ciclogenesi che lasciano la costa
orientale degli Stati Uniti, così come il flusso meridionale associato alle
alte polari continentali che si sono spostate verso l'oceano.
Se questa massa d'aria si muove verso l'entroterra (sostituendo aria
continentale calda e secca), potrebbe raffreddarsi sino alla saturazione per
irraggiamento, nel corso delle lunghe notti autunnali, con conseguente
formazione di nebbia o strati. La nebbia è circoscritta alle aree costiere,
estendendosi nell'entroterra per 150-250 miglia, in relazione alla velocità
del vento. Sulla costa orientale, essa è limitata alle regioni tra gli
Appalachi e l'Oceano Atlantico.
In tardo autunno ed in inverno, quando i gradienti continentali di
temperatura vanno intensificandosi, e la temperatura del suolo è divenuta più
fredda dell'acqua adiacente, aria di origine polare in movimento si raffredda
per avvezione sopra il suolo più freddo, ma anche per irraggiamento. Se l'aria
possiede una sufficiente umidità, nebbia e strati possono formarsi. Durante le
ore d'insolazione, il riscaldamento può dissipare interamente sia la nebbia che
gli strati. Se questo non accade, il riscaldamento, insieme al vento che sta
avvettando l'aria, innalza un'inversione per turbolenza e allora nubi
stratiformi o stratocumuliformi si formano alla base dell'inversione. Di notte,
se l'aria subisce un nuovo raffreddamento ed il gradiente di pressione al suolo
è debole, un'inversione al suolo può sostituire l'inversione per turbolenza, e
perciò la nebbia può nuovamente formarsi in prossimità del suolo. Ad ogni
modo, se il gradiente barico è forte, il raffreddamento irrobustirà
l'inversione. Sotto tali condizioni, le nubi stratiformi o stratocumuliformi si
presenteranno proprio durante le ore diurne, ma non con basi basse.
Nel tardo autunno ed in inverno, le nebbie d'avvezione-irraggiamento si
verificano in tutti quei posti del continente raggiungibili da aria marittima o
da aria continentale di ritorno modificata. Questo accade principalmente sulla
metà orientale degli Stati Uniti. Comunque, poiché le masse d'aria tropicali
non si spingono fino alle alte latitudini, in inverno come in estate, la
frequenza di tali nebbie sono molto minori nelle regioni settentrionali del
Paese. Tuttavia, in presenza di alte continentali calde, ampie e in lento
movimento, sulla parte orientale del Paese, le nebbie possono estendersi ovunque
dal golfo del Messico al Canada.
La nebbia e gli strati da sollevamento lungo un pendio
(scorrimento ascendente) si
verificano in quelle regioni in cui le terre sono caratterizzate da un dolce
declivio, e in quelle aree accessibili dalle masse d'aria stabili ed umide.
In Nord America, le aree in cui maggiormente si riscontrano queste condizioni
sono le Grandi Pianure degli Stati Uniti e del Canada e le regioni pedemontane
orientali degli Appalachi.
Le condizioni sinottiche necessarie per la formazione di questo
tipo di nebbia o strati sono costituite da presenza di aria umida e di vento con
una componente inclinata verso l'alto. Gli strati non vengono trasportati sulla
stazione come una compatta cortina. Essi si formano progressivamente in alto. La
differenza di tempo che intercorre fra la prima comparsa di strati e la
costituzione del ceiling solitamente va da mezz'ora a due ore; tuttavia
talvolta, gli strati possono non formare affatto un ceiling. Una procedura
molto utile consiste nel controllare ogni ora le osservazioni effettuate dalle
stazioni circostanti, specialmente di quelle poste a sud-est. Se qualcuna di
queste stazioni inizia a riportare strati, le possibilità che si formino strati
sulla vostra stazione sono alte.
Le nebbie frontali sono di tre tipi: prefrontali (da fronte
caldo), postfrontali (da fronte freddo) e da passaggio frontale.
Nebbia prefrontale
Le nebbie prefrontali (da fronte caldo) si verificano nelle
masse d'aria stabili di origine polare continentale (cP) quando aria calda
piovosa scorre sopra aria fredda. La pioggia innalza il punto di rugiada della
massa d'aria cP di quella quantità sufficiente per produrre nebbia. In genere,
l'intensità del vento è debole, e l'area più favorevole alla formazione di
questo tipo di nebbia è quella posta tra le vicinanze di un minimo secondario e
il centro principale della depressione. Probabilmente l'area nordoccidentale
degli Stati Uniti è la regione dove prevale questo tipo di nebbia. La nebbia
prefrontale costituisce un elemento importante lungo il Golfo e le pianure
costiere dell'Atlantico, il Midwest, e nelle vallate dei monti Appalachi. Una
regola empirica per la previsione del ceiling nel corso di nebbie prefrontali è
questa: se i venti di gradiente sono superiori ai 25 nodi, il ceiling
solitamente sarà intorno ai 300 piedi o di più durante le ore notturne.
Nebbia postfrontale
Come per la nebbia prefrontale, anche quella postfrontale (da
fronte freddo) è causata dalle precipitazioni. Nebbie di questo tipo sono
comuni quando fronti orientati da est ad ovest sono divenuti quasi stazionari e
l'aria polare continentale dietro il fronte è stabile. Nebbie del genere sono
frequenti nel Midwest. Nebbia, o nubi stratiformi, possono prevalere per
distanze considerevoli dietro il fronte freddo se detto fronte produce
precipitazioni.
Nebbia da passaggio frontale
Durante il passaggio di un fronte, la nebbia può formarsi
temporaneamente se i venti che si accompagnano al fronte sono molto deboli e le
due masse d'aria sono prossime alla saturazione. Inoltre, nebbia temporanea può
formarsi se l'aria è improvvisamente raffreddata su suolo umido per il
passaggio di un fronte freddo piovoso. Alle basse latitudini, la nebbia può
formarsi in estate se la superficie è sufficientemente raffreddata per
evaporazione della pioggia che è caduta durante il passaggio del fronte,
purché l'aumento di umidità nell'aria e il raffreddamento siano tali da
permettere la formazione di nebbia.
Le nebbie marine sono nebbie d'avvezione che si formano nelle masse d'aria
calde ed umide raffreddatesi fino a saturazione durante il transito sopra
superfici acquee più fredde. L'acqua più fredda può risultare come corrente
ben definita, oppure come graduale raffreddamento lungo la latitudine. Il punto
di rugiada e la temperatura subiscono una graduale variazione quando la massa
d'aria si muove al di sopra di acqua più fredda. La temperatura dell'aria
presso la superficie scende decisamente, e tende a raggiungere la temperatura
dell'acqua. Anche il punto di rugiada tende a raggiungere la temperatura
dell'acqua, ma con un andamento più lento. Se il punto di rugiada della massa
d'aria è inizialmente più alto
della acqua più fredda che viene attraversata, e se il processo di
raffreddamento va avanti per un tempo sufficiente, la temperatura dell'aria alla
fine si porterà fino al punto di rugiada, e ne risulterà nebbia. Comunque, se
il punto di rugiada iniziale è minore
della temperatura dell'acqua più fredda, la formazione della nebbia diventa
improbabile. In una massa d'aria moventesi verso settentrione o in una massa
d'aria che ha precedentemente attraversato una corrente oceanica calda, il punto
di rugiada dell'aria è inizialmente più alta rispetto all'acqua fredda posta a
nord, e la nebbia si potrà formare, a patto che si verifichi un fetch
sufficiente.
La rapidità della diminuzione della temperatura è in larga parte dipendente
dalla velocità con cui la massa d'aria si muove attraverso la superficie
marina, che, in breve, è dipendente sia dalla distanza delle isoterme sia dalla
velocità dell'aria normalmente ad esse.
Il dissolvimento della nebbia marina richiede un cambiamento nella massa
d'aria (un fronte freddo). Un movimento della nebbia marina verso un'area con
terreno più caldo conduce ad una rapida dissipazione. Sotto riscaldamento, la
nebbia dapprima si solleva, formando una coperta di strati; poi, con ulteriore
riscaldamento, questa copertura nuvolosa si disperde in stratocumuli, e infine
in nubi di tipo convettivo oppure evapora totalmente. Un incremento della
velocità del vento può sollevare la nebbia marina, formando una copertura di
strati, specialmente se la differenza tra temperatura dell'aria e del mare è
piccola. Su acque molto fredde, le nebbie marine dense possono persistere anche
in presenza di venti forti.
Quando la temperatura dell'aria è all'incirca sotto i -25°F, il vapore
acqueo presente nell'aria non appena condensa, si trasforma rapidamente da
gocciolina in cristalli di ghiaccio. La sospensione di cristalli di ghiaccio
presso il suolo assume la denominazione di "nebbia ghiacciata".
La nebbia ghiacciata appare maggiormente sulle regioni artiche, ed è
soprattutto di natura "artificiale", in quanto conseguente
all'attività umana. Infatti, si forma localmente in prossimità degli
insediamenti e dei campi di volo dove vengono combusti carburanti a base di
idrocarburi. Quando la temperatura dell'aria è prossima ai -30°F o meno,
spesso la nebbia ghiacciata si forma rapidamente nei gas esausti degli
aeroplani, delle automobili o di altri tipi di motori a combustione. Quando il
vento è assente o debole, un aeroplano può generare, nel corso
dell'atterraggio o del decollo, nebbia ghiacciata sufficiente a ricoprire
la pista ed una parte del campo di volo. In relazione alle condizioni
atmosferiche, le nebbie ghiacciate possono persistere per periodi che vanno da
pochi minuti a molti giorni.
Esiste anche una nebbia velata artica sottilissima formata di cristalli di
ghiaccio e che persiste come foschia sulle ampie distese dei bacini artici nel
periodo invernale; questa foschia impalpabile può estendersi verso l'alto per
buona parte della troposfera, similmente a nubi cirriformi con la base
raggiungente il suolo.
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