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Talvolta, sulle carte di analisi al suolo, sono rappresentati estesi
sistemi frontali con alternanza di fronti freddi e caldi, non associati a
minimi barici. Come vanno interpretati alla luce della teoria dei fronti ?
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| Quando si instaura un marcato flusso di correnti in quota, possono
innescarsi una serie di veloci onde perturbate senza che si produca una vera
e propria ciclogenesi autonoma. Esaminiamo un esempio: d'inverno
sull'Islanda giace una depressione fredda, mentre sul Mediterraneo prevale
l'alta pressione. Tra le due configurazioni, scorre un flusso di correnti
abbastanza marcato, che porta a "toccarsi" aria fredda e aria
marittima tiepida, originando nella zona di contatto estesi sistemi frontali
non tutti associati a precisi minimi barici. |
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Perchè si misura l'altezza a cui si trova la base delle nubi ? E'
davvero importante ?
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| Vi sono almeno due buoni motivi per misurare con sufficiente
precisione l'altezza della
base delle nubi:
- è utile per identificare meglio il tipo di nube
osservata;
- è fondamentale per l'assistenza alla navigazione aerea, specie
sugli aeroporti, nelle fasi finali del volo, dell'avvicinamento e
dell'atterraggio, soprattutto quando le condizioni meteo sono
prossime alle minime prefissate per le operazioni aeroportuali.
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Quali tecniche o strumenti vengono utilizzati per misurare
l'altezza della base delle nubi?
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| Soprattutto negli aeroporti, si usano i seguenti mezzi: |
- lancio di un palloncino pilot;
- proiettori (di notte);
- nefoipsometri elettronici e a luce coerente;
- radar.
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Come si può misurare l'altezza della base delle nubi, se non si
dispone di adeguati strumenti?
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| In mancanza di apposita strumentazione, l'altezza della base delle
nubi può essere stimata a vista, aiutandosi con eventuali riferimenti
orografici di cui si conosce l'altezza. Naturalmente, si faranno buone
valutazioni solo dopo una lunga esperienza. |
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