Indice di stabilità SWEAT

SEVERE WEATHER THREAT

I TORNADO ALL'ITALIANA

Sbagliamo nel pensare che tornado e trombe d'aria siano fenomeni che non interessano l'Italia. Per i più, eventi meteorologici così estremi appartengono al repertorio delle "cosechesuccedonosoloinAmerica". Eppure, benché di minore intensità, siffatte disastrose manifestazioni del tempo, di tanto in tanto, fanno capolino anche nel Belpaese, provocando danni talvolta ingentissimi (forse anche perchè il livello di attenzione è generalmente basso).

Nel nostro paese le aree maggiormente interessate dal fenomeno sono le coste tirreniche e la pianura padana, dove, quando si presentano, sono di intensità superiore a quelle rilevate sulle regioni tirreniche. La stagione preferita per i tornado padani è quella estiva, mentre sul resto del Paese, i tornado sembrano preferire l'autunno per farsi notare.

Scendendo nello specifico, si può dire che Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino presentano un massimo nel bimestre luglio-agosto, mentre lungo le regioni costiere tirreniche, tale massimo si verifica nel bimestre settembre-ottobre.

L'INDICE SWEAT

E' un indice empirico di stabilità che consente di valutare se vi siano o no condizioni meteorologiche favorevoli allo sviluppo di una tromba d'aria. E' stato sviluppato negli Stati Uniti dopo aver analizzato un consistente numero di tornado (1). Valori compresi tra 250 e 300 possono dar luogo, se è in atto un forte sollevamento, ad intense manifestazioni temporalesche. Quando l'indice uguaglia o supera il valore di 400, vi sono altissime probabilità che si sviluppi una tromba d'aria,  (sebbene non si possa affermare che ve ne sia la certezza matematica!). Rispetto ad altri indici, ha evidenziato una notevole superiorità nell'individuare situazioni favorevoli allo sviluppo del fenomeno.

Come scala di valori, si può far riferimento alla seguente tabella:

< 270
Sfavorevole
270 - 300
Debole rischio
300 - 400
Rischio moderato (potenziale per temporali forti)
400 - 600
Rischio forte (potenziale per i tornadoes)
601 - 800
Rischio alto

CALCOLO DELL'INDICE

E' così definito:

SWEAT = 12Td850 + 20 (T - 49) + 2 f850 + f500 + 125 (S + 0.2)

 

Td850 

= temperatura di rugiada in °C a 850 hPa (se Td850< 0, allora 12Td850 = 0)

f850 

= velocità del vento a 850 hPa, espressa in nodi.

f500

= velocità del vento a 500 hPa, espressa in nodi.

S

= sen Df (shear del vento)

Df

= differenza tra la direzione del vento a 500 hPa e 850 hPa (ovvero l'angolo tra direzione del vento a 500 hPa e a 850 hPa)

T

= somma della temperatura e della temperatura di rugiada a 850 hPa meno due volte la temperatura a 500 hPa. Se T<49, allora 20 (T-49) = 0

Per quanto concerne il termine relativo allo shear del vento 125 (S + 0.2), bisogna far riferimento alla seguente tabella:

direzione del vento a 850 hPa compresa nell'intervallo 130° - 250°. SI NO
direzione del vento a 500 hPa compresa nell'intervallo 210° - 310° SI NO
direzione del vento a 500 hPa meno direzione del vento a 850 hPa > 0  SI NO
sia f850 che f500 >= 15 nodi. SI NO

E' sufficiente rispondere NO ad una delle precedenti condizioni per porre il termine 125 (S + 0.2) = 0.

Tutti i dati di input sono ricavabili dal messaggio TEMP.

Riprendendo l'esempio riportato nella guida all'interpretazione del messaggio TEMP, proviamo a ricavarci i dati che c'interessano:

TTAA 77111 16320 
99011 13061 21014 | 00092 16462 20514 | 92747 10058 21511 
85444 04659 24512 | 70992 07158 24522 | 50553 24760 25045 
40710 38561 25038 | 30901 54959 25541 | 25018 52779 26557 
20162 53583 25053 | 15347 54383 26547 | 10606 53783 27524 
88298 55359 25542 
77245 26560 41331 77175 24560 40622= 

Di tutta la parte A del TEMP, gli unici gruppi che utilizzeremo saranno quelli che fanno riferimento alle superfici isobariche 850 e 500 hPa:

85444 04659 24512  

50553 24760 25045

(Per la decodifica, si rimanda alla succitata guida).

Dati di input:

Td850

= 4.6 - 9 = - 4.4°C. Poichè negativa, il termine 12Td850=0

f850 

= 12 nodi

f500

= 45 nodi

S

= sen 5° = 0.087

Df

= 250° - 245° = 5°

T

= 4.6 - 4.4 - 2*(-2.4) = 0.2 + 4.8 = 5.0. Poiché T<49, allora 20 (T-49) = 0

direzione del vento a 850 hPa compresa nell'intervallo 130° - 250° ? SI NO
direzione del vento a 500 hPa compresa nell'intervallo 210° - 310° ? SI NO
direzione del vento a 500 hPa meno direzione del vento a 850 hPa > 0 ?  SI NO
sia f850 che f500 >= 15 nodi ? SI NO

Il termine 125 (S + 0.2) va pertanto posto a zero (l'ultima condizione non è infatti soddisfatta).

Per cui:

SWEAT = 12Td850 + 20 (T - 49) + 2 f850 + f500 + 125 (S + 0.2)

SWEAT = 0 + 0 + 2*12  + 45 + 0 =

= 24 + 45 = 69 < (valore di soglia = 400)

Ovviamente, poche righe di programmazione possono semplificare tutte le fasi di calcolo, che, a prima vista, possono apparire complicati. Nella scrittura del codice, sarà bene tener presente che nessun termine componente l'indice può assumere un valore inferiore a 0.

Un ulteriore affinamento del programma dovrebbe tenere in giusto conto le situazioni sinottiche più favorevoli al manifestarsi delle trombe d'aria.

Per il momento, chiudiamo qui, anche se nulla vieta di approfondire l'argomento e magari, creare un gruppo di sorveglianza nazionale attivo sulla rete.

Note:

(1) Nel 1973, T.D.MADIGAN e R.C.MILLER, nel corso di un convegno tenutosi a Denver sulle perturbazioni locali violente e organizzato dalla American Meteorological Society (AMS), presentarono un lavoro che si proponeva di perfezionare l'indice SWEAT. Per ulteriori approfondimenti, vedi il Bulletin dell'AMS, vol.54, n.6, di giugno 1973.

Bibliografia: 

PALMIERI, S., PULCINI, A. - Trombe d'aria sull'Italia, Rivista di Meteorologia Aeronautica, vol.39, n.3-4, Roma, 1979.
 

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